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CLASSIFICAZIONE USDA PER L'ITALIA
La classificazione adottata dai testi di giardinaggio è quella dell’Usda, il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti, ed è diversa dalla classificazione climatica italiana in uso per gli impianti di riscaldamento (da A a F).
L’indicazione della zona climatica è utile per capire se una pianta può essere coltivata con successo in una data zona del Paese in base al microclima locale. Se siete soliti leggere di giardinaggio, con le indicazioni qui sotto avrete gli elementi per ‘decifrare’ i numeri. Soprattutto nei testi tradotti dall’inglese.
Le zone climatiche Italia sono sette, ma quelle abitate solo quattro. Le zone climatiche 5 e 6 comprendono le cime delle Alpi con temperature minime invernali che vanno da -30°C a -23,3°C: sappiate che esistono, ma non vi sarà tanto utile. C’è poi la zona 11 che coincide con Lampedusa, da ricordare per la minima invernale normalmente sopra i +4.5°C.
Le altre quattro zone climatiche Italia sono contrassegnate con i numeri sette, otto, nove e dieci. Comprendono territori da Nord a Sud della Penisola non sempre contigui perché, come detto, le zone climatiche Italia individuate dall’Usda tengono conto dei microclimi.
Zona 7: aree alla base delle Alpi e aree prealpine. Qui le temperature minime sono comprese tra -17°C e -12°C circa. È la tipica zona da clima alpino, però abitata, dove inverno significa gelo.
Zona 8: comprende l’intera Pianura Padana e le zone centrali dell’Appennino. È caratterizzata da temperature invernali minime comprese tra -12°Ce -6°C.
Zona 9: qui si trovano la Liguria, le rive del Lago di Garda, la Romagna orientale, l’Italia centrale e le zone interne della Sicilia e della Sardegna. Gli inverni hanno minime che variano da -6°C a -1°C.
Zona 10: è la zona climatica che non conosce l’inverno ‘cattivo’ con minime invernali che vanno dai -1°C ai +4°C. Qui si trovano il versante ionico di Calabria e Puglia assieme a piccole zone litoranee della Toscana meridionale e della Liguria di Ponente caratterizzate da microclimi particolari.
Zone Climatiche
Nella descrizione delle nostre specie abbiamo voluto indicare la zona climatica al disotto la quale la specie non è in grado di sopravvivere. La divisione in Zone di Rusticità delle piante si basa sulle minime assolute medie: ogni Zona ha uno scarto di 5,5 °C rispetto a quella inferiore e la mappa proposta permette di localizzare a grandi linee quella di propria appartenenza. Evidentemente non è solo la temperatura minima a giocare un rulo importante nella sopravvivenza delle piante, in quanto questa è legata anche ad altri fattori climatici quali umidità, piovosità, durata del periodo freddo e del periodo caldo. Ove possibile queste altre esigenze sono indicate nella descrizione.
Tabella usda italia
Zona 8 | Sottozona 8 a | Min da - 12,2°C a - 9,5°C | 15-10°F |
| Sottozona 8 b | Min da -9,4°C a -6,7°C | 15-20°F |
Zona 9 | Sottozona 9 a | Min da – 6,6°C a – 3,9°C | 20-25°C |
| Sottozona 9 b | Min da -3,8°C a – 1,2°C | 25-30°F |
Zona 10 | Sottozona 10 a | Min da – 1,1°C a + 1,6°C | 30-35°F |
| Sottozona 10 b | Min da + 1,7°C a + 4,4°C | 35-40°F |
Zona 11 |
| Minima non inferiore a 4,5°C | Above 40°F |
La diffusione delle piante australiane in Europa è stata fatta sicuramente scegliendo tra le piante più spettacolari, dalle fioriture molto decorative ed appariscenti; ma uno dei motivi per cui molti produttori di piante si sono rivolti alle piante di quel lontano continente è da ricercarsi anche nel clima: estati torride ed asciutte, inverni freddi e scarsamente piovosi, associati a stagioni di mezzo piovose, fanno di molte aree dell’Australia luoghi tanto simili alle coste europee da poter coltivare senza problemi le piante in essi diffuse. Oltre a questo molte piante australiane sono molto ben adattate all’esposizione alla luce solare, producono fiori durante l’inverno o all’arrivo dei primi caldi primaverili; queste caratteristiche le hanno rese molto adatte al pubblico di appassionati europei, che già a febbraio desiderano avere un giardino fiorito.
Nel corso degli anni moltissimi produttori di piante, hanno contribuito ad ampliare la gamma di piante australiane disponibili per i giardini italiani, adattando ai climi invernali del centro nord anche specie che potevano sopravvivere soltanto nelle zone mediterranee.
I generi Leptospermum e Grevillea sono fra le più coltivate ed apprezzate.